18 e 19 agosto: a Sologno e Asta due sere dedicate a chi torna in Appennino

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18 e 19 agosto: a Sologno e Asta due sere dedicate a chi torna in Appennino

Giovedì 18 agosto a Sologno e venerdì 19 in val d’Asta, il Parco Nazionale dell’Appennino tosco emiliano incontra le numerosa comunità costituita da tutti coloro che rientrano durante le ferie nei borghi d’origine del villaminozzese con due serate dedicate al progetto Parco nel mondo, che dal 2008 lavora sotto la gestione della Comunità Montana di Garfagnana per rafforzare sempre più il legame tra il territorio del Parco e tutti coloro che hanno le origini familiari nei borghi dell’Appennino. Giovedì 18 appuntamento a Sologno, all’interno della tradizionale festa di mezza estate che vede tutti i solognesi riuniti in piazza per la “polentata d’agosto” a partire dalle ore 20.00. Questa iniziativa, organizzata in collaborazione con Vivere Sologno, vuole rafforzare un legame già forte con Parco nel Mondo e con l’Ente Parco e valorizzare la scelta della comunità di questo borgo che ha chiesto di diventare parte del Parco, una scelta diventata realtà un anno fa dopo il decreto del Presidente Napolitano. Nel corso della serata verranno quindi consegnati numerosi attestati di Cittadinanza Affettiva a solognesi che risiedono in diverse città italiane, ma sono sempre rimasti parte attiva della comunità d’origine. La serata del 19 agosto, organizzata ad Asta in collaborazione con la proloco che metterà a disposizione la propria sede, verrà rappresentato lo spettacolo teatrale “Una stella cade per chi viene e chi va”, per la regia di Marina Coli, che racconta le storie di vita di alcuni emigrati dell’Appennino reggiano, tra i quali alcuni Cittadini Affettivi di Parco nel mondo. Una rappresentazione che racconta le sensazioni e le vicissitudini dei nostri emigrati nei loro viaggi alla ricerca di un futuro migliore. Al termine dello spettacolo, Parco nel mondo consegnerà alcuni attestati di Cittadinanza Affettiva a persone indicate dalla comunità locale come esempi di attaccamento al paese d’origine. Sologno e Asta sono un bell’esempio di quel legame affettivo tra emigrati e luogo d’origine che sta alla base del lavoro di Parco nel mondo, che considera una grande risorsa proprio l’affetto per l’Appennino di tante persone che qui hanno le proprie radici familiari ma vivono altrove per motivi di lavoro. Parco nel mondo vuole dare valore a questo legame, anche per il futuro, chiedendo ai nuovi “cittadini affettivi”, già molto attivi e partecipi nelle rispettive comunità locali, di continuare ad essere presenti nella vita di questo territorio.

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