Tremila lettere del Parco Nazionale dell’Appennino tosco-emiliano tradotte in quattro lingue e spedite nel mondo agli emigranti dell’Appennino e ai loro discendenti per informarli del progetto Parco nel Mondo.
Sono oltre 3.000 le lettere scritte in quattro lingue dal Parco Nazionale dell’Appennino tosco-emiliano. Tremila famiglie di emigranti dall’Appennino e dei loro discendenti che, in questo modo, riceveranno gli auguri per le festività e verranno informati sul progetto Parco nel Mondo, promosso dal Parco nazionale in collaborazione con la Comunità montana Garfagnana.
“L’obiettivo è quello di avvicinare tantissimi emigrati alla loro terra d’origine, per costruire una rete di rapporti internazionali con al centro il territorio del Parco – dice Fausto Giovanelli, presidente del Parco Nazionale – Se l’emigrazione un tempo è stata una piaga per le nostre zona, ora può rappresentare un’opportunità, perché ci offre punti di appoggio solidi per la promozione dell’Appennino nel mondo”.
Importanti risultati nel recupero dei contatti con gli emigranti originari dei borghi dell’Appennino sono stati ottenuti nel corso del 2009 dal progetto Parco nel Mondo. Le oltre 30 manifestazioni estive realizzate nei vari comuni del Parco nazionale – dalla Lunigiana all’Appennino Parmense, dal Reggiano alla Garfagnana – hanno costituito un’importante occasione di ritrovo e animazione sociale in cui il Parco ha potuto presentarsi non solo ai residenti locali, ma anche ai villeggianti “richiamati” dall’attaccamento ai propri luoghi di origine per la stagione estiva.
Numerose sono state le cerimonie di riconoscimento di nuovi cittadini affettivi disposti a farsi portavoce e promuovere il Parco nel mondo. Non per ultima l’iniziativa Orizzonti Circolari – Ambasciatori del Terzo Millennio che ha davvero ampliato il panorama dei contatti con il mondo dell’emigrazione e proiettando il Parco anche oltreoceano grazie ad un gruppo di giovani pieni di iniziativa ed affezionati alla propria terra di origine.
“Le lettere che sono state mandate in questi giorni vogliono rappresentare un nuovo invito a mantenere un contatto con il Parco Nazionale, per continuare a rinnovare le numerose iniziative nell’ambito dell’ambizioso progetto Parco nel Mondo, che ha già avvicinato tantissimi emigrati alla loro terra d’origine, per progettare insieme un futuro innovativo per la montagna emiliana e toscana”, conclude Giovanelli.