Inaspettato l’arrivo dei genitori di Ramiro Funes, uno dei ragazzi argentini coinvolti nel progetto “Orizzonti Corcolari – Ambasciatori del Terzo Millennio 2009” che, contagiati dall’entusiasmo trasmesso dal figlio al rientro del viaggio in Appennino, hanno deciso all’istante di partire da Cordoba alla volta della propria terra di origine. Accolti dallo Staff del Progetto “Parco nel Mondo” sono stati accompagnati alla scoperta della tanto immaginata Villa Collemandina della quale ci raccontano con questa lettera suggestioni e stati d’animo:
Il mio incontro con la Garfagnana
In un mattino piovoso di ottobre quasi un mese fa ed essendo le sei , ho preso accanto a mia moglie, i treni che mi porteranno alla fine al posto dove e nata mia madre la lontano nel 1907. Attraverso tutto il viaggio, mi sentivo ansioso, con grande aspettativa, sempre accompagnato per il verde e ondulante paesaggio Toscano. Per molti anni immaginavo a Castelnuovo, Castiglione e Villa Collemandina come luoghi inaccessibili o troppo lontani, ma in quel momento si presento un bellisimo fiume come guiando il nostro cammino. Dopo ho saputo che era il Serchio.
Alle 9:15 scendiamo del treno e la bella ragazza che atendeva il bar, dopo servirci un buon cappuccino, ci indica come arrivare al centro di Castelnuovo ed all’ ufficio della Comunitá Montana. Mentre camminavo per una bella strada, ho incominciato ad scoprire una regione completamente diversa da quella che immaginavo. E non solo i paesi, anche la gente, come quella della Comunitá che ci ha ricevuto con una gradevolezza incredibile e mettendosi alla nostra disposizione per portarci a conoscere la zona.
Abbiamo camminato un po’ per il borgo sotto la pioggia e perché no qualche grandine. Abbiamo assaggiato il pane tipico e comprato qualche souvenir per la famiglia e verso le 14, il nostro giro di 3 ore con la meravigliosa Claudia e la sua generosita per portarci a conoscere quelle rocce abitate come non abbiamo mai pensato. Boschi di castagno che non avevo mai visto, una coppia d’ anziani raccogliendo frutti, case di vacanze incredibili, posti che ricordano fatti storici dolorosi ma trovati come in un paese celestiale pieni di pace che chiamano alla riflessione sopra i nostri sofferti antenati.
Dalla altezza metri, il paesaggio divento in un regalo per i miei occhi. Non sapevo cosa guardare per primo. Quanta bellezza in quelli sentieri serpeggianti, in quelli boschi cosi produttivi, in quelli pareti rocciose, in quella terra dove mia madre a volte a dato i suoi primi pasi. Una immagine indimenticabile. Grazie Garfagnana per tanta meraviglia.
Alcides Funes