Sabato 7 agosto, L’Amministrazione Comunale di Bagnone, nello scenario dell’iniziativa “Per le vie di Bagnone” – le tre serate che hanno animato il borgo all’insegna di prodotto tipico, artigianato, musica, giochi, artisti di strada e incontri culturali – ha inaugurato la nuova Sezione didattica multimediale del Museo Archivio della Memoria di Bagnone. Un importante traguardo che rappresenta una tappa del lungo lavoro decennale di raccolta della memoria della vita quotidiana del Comune di Bagnone e della Lunigiana, frutto di un intenso lavoro che ha coinvolto appassionatamente anche la comunità locale e curata – col sostegno dell’ amministrazione comunale, della Regione Toscana e della Provincia di Massa Carrara – dalla Prof.ssa Adriana Dada’ dell’Universita’ di Firenze.
Alla presenza del Sindaco Gianfranco Lazzeroni e del Direttore del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano Giuseppe Vignali, la serata è proseguita con la proiezione del film ”Bagnone – Losanna – Casablanca. Da Bruno a Omar”, a cui la stessa Dadà ha lavorato con Michele Boschetto e Nancy Aluigi Nannini. Il film mostra tre generazioni di migranti che si riconoscono come lunigianesi. Se per il capostipite, Bruno, emigrato per motivi politici, la nostalgia della Lunigiana è intessuta nella sua vita, anche il figlio ricorda con piacere la possibilità di rientrare spesso in Lunigiana; ma è soprattutto rappresentativo di questo riconoscimento più che affettivo il nipote Omar, l’unico tra gli intervistati con cittadinanza elvetica dalla nascita. Alla domanda “sei cittadino svizzero?” risponde “ io sono al 50% italiano e al 50% marocchino, che fa 100%, no?”, con chiaro riferimento alle sue “radici”.
E proprio al piccolo Omar Ferdani il Comune di Bagnone, con la partecipazione di “Parco nel Mondo” – il progetto del Parco Nazionale gestito con la Comunità Montana della Garfagnana per la cittadinanza affettiva degli emigrati dell’Appennino – ha voluto consegnare il riconoscimento di cittadino affettivo dell’Appennino Tosco-Emiliano “per il forte attaccamento e lo spirito di appartenenza che da sempre nutre nei confronti dell’Appennino, simbolo di una nuova generazione che intende rafforzare il legame con il territorio di origine della propria famiglia e la comunità di Bagnone”, lanciando un appello a recuperare contatti e relazioni a livello nazionale e internazionale, affinché i popoli si incontrino e siano rimossi i pregiudizi razzisti.
Un’occasione in più per “Parco nel Mondo” di presentare il lavoro svolto dal progetto nei suoi tre anni di vita, le iniziative e le opportunità per lo sviluppo sostenibile del territorio che già coinvolgono il Comune, nonché per festeggiare insieme alla comunità locale la fresca notizia dell’allargamento del Parco Nazionale anche al territorio bagnonese.