Dopo aver partecipato alla seconda edizione del progetto “Orizzonti Circolari” ed aver visitato la vasta area del Parco Nazionale, l’italo-venezuelano Leonardo Gerulewicz Vannini ha tenuto una conferenza nella sua città natale, Caracas, in Venezuela, per raccontare la propria esperienza personale e spingere i giovani a seguire i suoi passi per diventare, come lui, “Ambasciatori affettivi del Terzo Millennio”. Leonardo è infatti riuscito a riunire, grazie alle numerose relazioni instaurate anche nel corso della sua attività di Segretario dell’Associazione degli emiliano romagnoli di Caracas, un nutrito gruppo di originari dell’Appennino, tra cui molti giovani, per spiegare le modalità del progetto, far conoscere il Parco e invitare i ragazzi a partecipare in questa meravigliosa esperienza. “Si tratta di un progetto sperimentale formativo” – ha spiegato Leonardo – “rivolto a giovani residenti all’estero discendenti di emigrati dalle aree del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano. Un’esperienza che mi ha arricchito professionalmente e che mi auguro si ripeta per dare la possibilità a nuovi giovani partecipanti di conoscere la propria area di origine e contribuire alla sua promozione e sviluppo anche all’estero. L’edizione 2011 verrà arricchita nei contenuti, puntando a selezionare un nuovo gruppo di giovani discendenti degli emigrati dei sedici Comuni del Parco, o delle aree limitrofe, che oltre ad essere motivati a conoscere e promuovere la terra d’origine, abbiano anche competenze e profili professionali che possano portare un contributo allo sviluppo dell’economia e del turismo nel territorio.” Durante la conferenza ha letto inoltre alcuni brani del suo “Diario da Bordo”, che ha redatto giorno per giorno, raccontando le esperienze, le avventure e le scoperte fatte. La conferenza di Leonardo è stata molto applaudita. Erano presenti i Presidenti delle Associazioni emiliano-romagnola e toscana, oltre ad un numeroso pubblico di emiliani, toscani, italiani e venezuelani in genere. Leonardo ha descritto le eccellenze del Parco Nazionale, un territorio che offre una grande varietà di luoghi storici, ambienti naturali, paesaggi, ma anche risorse ancora da valorizzare. L’oriundo ha parlato della flora – ricordando la primula appenninica, il mirtillo nero, i castagneti – e dei siti storici, tra i quali il Castello di Matilde di Canossa e fortezza delle Verrucole in Garfagnana. Ha anche ricordato i prodotti tipici, esportati nel resto dell’Italia e all´estero, anche in Venezuela, come il farro, il parmigiano reggiano, il prosciutto di Parma, il miele di Lunigiana. Ma Leonardo, in arte semplicemente “Leo”, artista plastico molto conosciuto e apprezzato nella colonia italiana in Venezuela, ha aggiunto un valore nuovo a quelli tradizionali dell´Appennino: il “Parco come ispiratore di artista”. Al rientro, infatti, Leo ha dipinto due luminosi quadri: “I boschi del Parco” e “Le Cinque Terre”, e ha ritratto e messo in risalto alcuni dei più peculiari aspetti di località che ha conosciuto durante il viaggio.
Proseguono le attività dei ragazzi di Orizzonti Circolari 2010
- di Parco nel Mondo
- Maggio 26, 2011
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