Nel corso dell’evento che si è svolto a Ligonchio il 17 giugno per la presentazione della settimana di studio internazionale di Reggio Children, Giorgio Pregheffi Sindaco di Ligonchio e Fausto Giovanelli Presidente del Parco nazionale hanno consegnato gli attestati di “Cittadinanza Affettiva”, nell’ambito del Progetto Parco nel Mondo, a Carla Rinaldi, Presidente di Reggio Children, ad Olmes Bisi Professore ordinario di Fisica presso l’Università di Modena e Reggio Emilia e a Giovanni Piazza architetto, atelierista e progettista di ambienti per l’infanzia.
Un riconoscimento che in questo caso non è legato alle origini familiari, ma è un simbolo del forte legame che si è creato tra l’Appennino reggiano e coloro che hanno reso possibile la realizzazione di un progetto importantissimo per la comunità: l’Atelier “di Onda in Onda” nella Centrale ENEL di Ligonchio.
Ecco le motivazioni che si possono leggere sugli attestati: A Carla Rinaldi è stata riconosciuta la cittadinanza affettiva del Parco Nazionale dell’ Appennino Tosco Emiliano “per aver impegnato la sua altissima competenza e la sua esperienza di livello mondiale nell’ educazione dell’infanzia, nel dialogo col valore dell’ambiente e del territorio dell’Appennino, e per aver messo a disposizione al Comune e alla comunità di Ligonchio una straordinaria opportunità di relazione e crescita culturale e civile”.
Ad Olmes Bisi “per aver accompagnato il sapere dello scienziato, la passione del professore, lo stupore e la curiosità del bambino nel progettare, con l’Atelier di Onda in Onda, un luogo ed uno straordinario strumento di conoscenza della natura, dell’ambiente e delle sue leggi fondamentali e per aver offerto con entusiasmo una collaborazione alta e preziosa alla comunità di Ligonchio e dell’Appennino”.
A Giovanni Piazza “per aver espresso con straordinario entusiasmo e capacità creativa la sua alta professionalità di architetto, atelierista ed educatore dell’infanzia nella realizzazione dell’Atelier di Onda in Onda, che arricchisce, innova e rilancia nel futuro la storia di Ligonchio e la prospettiva di rinascita dell’Appennino”.