Nelle settimane scorse, l’ondata di vivacità del gruppo di giovani di Orizzonti Circolari 2011 non ha certo fermato l’animazione territoriale del progetto “Parco nel Mondo” e l’attivazione di nuovi contatti con il mondo dell’emigrazione locale. Nel Comune di San Romano in Garf.na, a seguito della lodevole collaborazione dell’Amministrazione comunale e di alcuni residenti particolarmente affezionati all’iniziativa, sono state “intercettate” nuove presenze di famiglie di emigrati al quale conferire l’attestato di cittadinanza affettiva.
Mariejeanne Sisco e il figlio Philippe Gambotti, nati e residenti a Bastia, in Corsica, hanno ricevuto così il riconoscimento del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano per il forte legame mantenuto nel corso del tempo con la famiglia di origine mantenuto vivo dai contatti e dai frequenti ritorni. Per l’occasione sono stati ricevuti “a sorpresa” dal Sindaco di San Romano, Pier Romano Mariani, dallo Staff “Parco nel Mondo” e da oltre cinquanta parenti riuniti per festeggiare l’arrivo dei lontani cugini. Una vera e propria impresa per Moreno Marovelli, che a seguito della cerimonia, è riuscito finalmente a riunire ad uno stesso tavolo un intero ramo familiare di persone provenienti da varie località della Garfagnana, Valle del Serchio e non solo.
Non meno interessante è stato l’incontro con Loretta Grassi residente a Perth, che conferma ancora una volta l’esistenza di un filo diretto tra il Comune di San Romano e il Western Australia, meta di emigrazione di moltissimi compaesani che non hanno mai dimenticato il nostro territorio. Anche Loretta ha apprezzato gli sforzi e le attività in corso di “Parco nel Mondo” nella propria città, dando la sua disponibilità alla promozione e anticipando l’idea già in cantiere di organizzare per il prossimo un viaggio di ritorno alle radici per una ventina di suoi parenti sparsi tra Australia e America, tutti originari di Vibbiana di San Romano.
“Una grande soddisfazione” – afferma il Sindaco Mariani – “Queste sono solo alcune delle storie che vogliamo conoscere. La cittadinanza affettiva del Parco Nazionale costituisce, seppur nella sua semplicità, un gesto socialmente riconosciuto verso tutti coloro che sono riusciti a trasmettere i valori e il significato di questa terra ai propri familiari e, non solo, che cercano con le proprie forze di contribuire alla sua promozione e al suo sviluppo”.