Continua la promozione del territorio da parte dei giovani Ambasciatori di “Orizzonti Circolari”
Il progetto Parco nel mondo, gestito dalla Comunità montana di Garfagnana, sta lavorando per rafforzare le relazioni tra la numerosa comunità di origine italiana residente nella città di Liegi ed il territorio del Parco Nazionale dell’Appennino. Dopo la prima esperienza dello scorso mese di giugno, in cui i prodotti ed il territorio del Parco hanno trovato spazio commerciale e promozionale nell’evento “Giornata Italiana”, su invito della locale Associazione degli emiliano-romagnoli nel mondo, il compito di diffondere la conoscenza il territorio è ora affidato a Catherine Fuselli, studentessa universitaria ed Ambasciatrice Affettiva del progetto Orizzonti Circolari 2011.
Cresciuta in una famiglia dove è molto radicato l’amore per l’Italia, Catherine parla molto bene italiano ed ha conservato l’amore per la cultura, la musica e la cucina, anche grazie al nonno Virgilio, ex partigiano, che ha lasciato l’Italia per trovare lavoro in miniera dopo la guerra. In queste settimane la giovane Ambasciatrice sta partecipando ad una serie di eventi denominati “Tarantella qui” ed organizzati nel mese di ottobre di ogni anno a Liegi dalla comunità di origine italiana, che prevedono conferenze, concerti e serate promozionali. Quest’anno le manifestazioni si inseriscono nel quadro delle celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, come la conferenza “L’italia laica del Risorgimento, quello che è stato dimenticato…” della Prof.ssa Anne Morelli dell’Università di Bruxelles, a cui Catherine ha partecipato, avendo modo anche di raccontare l’esperienza vissuta nel corso del soggiorno formativo “Orizzonti Circolari”. La giovane Ambasciatrice ha preso parte al ciclo di eventi in programma e lavorerà per cercare di avvicinare soprattutto le comunità toscane ed emiliano-romagnole al territorio del Parco Nazionale dell’Appennino, infatti sono molte le famiglie originarie proprio delle quattro province di Lucca, Massa Carrara, Parma e Reggio Emilia che vivono nell’area di Liegi. “E’ strano vedere come si sia creata una distanza tra l’Italia ed i suoi emigrati in Belgio, soprattutto tra i giovani.” Dice Catherine, che ha ventuno anni, “Questo è strano perché per noi tornare è più facile rispetto a chi è emigrato in America del sud o in Australia, bastano un paio d’ore in aereo. Così com’è stato strano per me scoprire durante Orizzonti Circolari che i miei colleghi argentini o brasiliani spesso conoscono e amano l’Italia più di noi europei; ho avuto l’opportunità di visitare un’altra Italia, non Rimini o Firenze, e mi piacerebbe far conoscere questa realtà soprattutto ai miei coetanei: non c’è solo il paese dei nonni o i luoghi di vacanza, ma ci sono tanti posti bellissimi che vale la pena vedere, come l’Appennino, con i suoi paesaggi, i laghi ed il cibo buonissimo.”