Alla scoperta dell’Appennino e della provincia reggiana con Orizzonti Circolari 2011.

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Alla scoperta dell’Appennino e della provincia reggiana con Orizzonti Circolari 2011.

Si è conclusa l’esperienza dei ragazzi di Orizzonti Circolari 2011 in area reggiana, l’iniziativa, organizzata nell’ambito del progetto Parco nel Mondo dalla Comunità Montana della Garfagnana e dal Parco Nazionale dell’Appennino tosco emiliano, si sta rivelando per questi giovani una intensa esperienza alla scoperta della terra delle radici, ripetendo così il grande successo ottenuto nelle due precedenti edizioni.

Questi sedici giovani, che rappresentano la terza e la quarta generazione dell’emigrazione italiana nel mondo, dimostrano un grandissimo entusiasmo e la voglia di portare nei luoghi in cui vivono l’Italia, la terra che hanno sempre sentito raccontare dai nonni e dai genitori. Nel gruppo sono sei i ragazzi con origini reggiane, una piacentina, un modenese, una di Faenza ed una di Rimini, oltre ai ragazzi di origini toscane; tutti si dimostrano desiderosi di accrescere la conoscenza di quest’area e di rafforzare la propria identità culturale che sentono molto forte. Sono entusiasti di avere questa opportunità, poiché per molti di loro è la prima visita alla terra d’origine.

Gli “Ambasciatori dell’Appennino” hanno soggiornato nel Comune di Villa Minozzo, a Sologno, ospitati dalla Proloco locale, per poi spostarsi guidati dallo Staff di Parco nel Mondo alla scoperta degli aspetti naturalistici, paesaggistici, storico/culturali e produttivi dell’area reggiana del Parco Nazionale. Il loro percorso è iniziato visitando l’Atelier delle Acque e delle Energie di Ligonchio, dove il personale di Reggio Children ha guidato i ragazzi nelle attività caratteristiche di questo innovativo progetto di pedagogia realizzato nella Centrale Enel, facendo fare loro esperienza diretta delle macchine progettate che compongono il campo base dell’Atelier.

Il viaggio è poi proseguito con la salita a Bismantova, luogo dal grande fascino ed eccellenza geologica del Parco che, così come nelle edizioni passate, ha colpito moltissimo i ragazzi, che hanno ascoltato la descrizione di questo sito, importantissimo anche per la storia e la cultura dell’Appennino; sono poi passati agli aspetti storico/culturali con la visita al Castello di Canossa, guidati dalla Prof.ssa Clementina Santi, che ha raccontato loro la storia della Grancontessa Matilde, facendo entrare il gruppo nelle celebri vicende che si sono svolte proprio tra la pianura e l’Appennino nel periodo medievale.

Non poteva certamente mancare una visita alla produzione di un prodotto d’eccellenza come il Parmigiano Reggiano, il gruppo infatti ha assistito alla lavorazione del latte presso il Caseificio del Parco di Gazzolo, guidati dal Sindaco Martino Dolci che ha spiegto loro le numerose fasi di questa filiera produttiva; un’esperienza che ha permesso ai ragazzi di approfondire il tema del prodotto tipico e che ha rappresentato la soddisfazione di conoscere dal vero uno dei prodotti più amati dalle loro famiglie e comunità.

Il programma ha poi previsto una breve visita a Maranello, per dare modo ai ragazzi di vedere una delle realtà italiane più conosciute al mondo: la Ferrari. Molti dei partecipanti al progetto infatti studiano materie tecniche e scientifiche e l’industria Ferrari per loro è davvero il massimo traguardo di eccellenza, oltre che una passione. La giornata si è poi conclusa a Cervarezza, dove il gruppo ha potuto entrare a contatto con il progetto Life, che si occupa dello studio e del monitoraggio di un elemento importantissimo nell’ecosistema d’Appennio: il lupo.

“Orizzonti Circolari – sottolinea il Presidente del PNATE Fausto Giovanelli – si conferma come un progetto molto importante all’interno del percorso di Parco nel Mondo perché grazie all’entusiasmo che questi giovani mettono nel conoscere e nel trasmetere il nostro territorio alle loro comunità possiamo davvero far crescere l’economia ed il turismo del territorio dell’Appennino. Un particolare ringraziamento va alla Comunità Montana della Garfagnana che ne ha compreso il significato e l’importanza, dimostrando capacità organizzative nel gestire un’idea innovativa di non immediata ricaduta sul territorio”.

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