Il progetto “Parco nel Mondo”, gestito dalla Comunità Montana Garfagnana per conto del Parco Nazionale, attivamente impegnato a partire dal 2008 per la valorizzazione e lo sviluppo del territorio dell’Appennino, continua a lavorare per raggiungere le proprie finalità ed intende concretizzare le proprie azioni incentivando un nuovo impulso turistico rivolto direttamente e in maniera concreta al mondo dell’emigrazione, facendo leva sul desiderio che molti emigrati e relativi familiari hanno di tornare a visitare la terra di origine, spesso molto lontana, e tenendo sempre presente l’obiettivo di moltiplicare l’attenzione turistica alla montagna rivolgendosi anche ad altri pubblici. A tal proposito nei mesi scorsi una “cittadina affettiva” del Parco ha avviato un’attività del tutto particolare presso la propria residenza a Caprignana, piccola frazione del Comune di San Romano in Garfagnana. Si tratta di un piccolo paese ricostruito a seguito del terremoto del ’21, non lontano dall’Orecchiella, accomunato agli altri borghi dell’alto Comune dal progressivo impoverimento umano avviato nei primi anni del dopoguerra. In siffatta realtà, che conta d’inverno non più di una cinquantina di persone, numerosi sono i tentativi, anche privati, di lancio turistico, vista la posizione strategica nei pressi dell’area del Parco.
Buzz St. Clair McCarthy è nata a Melbourne in Australia: non aveva niente a che fare con la nostra terra fino a quando, nel 1988, raggiunge San Romano nel corso di un suo viaggio in Toscana e si innamora proprio di Caprignana, dove acquista una vecchia casa contadina. Da qui nasce il suo grande amore per la vita semplice e l’ispirazione per la stesura del suo primo libro “Interlude with wild boars – Journeys in Northern Toscany” per il quale ha scelto come simbolo l’emblematica fortezza delle Verrucole. Venuta in contatto con il progetto “Parco nel Mondo” ha poi deciso di collaborare con esso nella promozione del territorio che l’ha portata a tanto. Così è iniziata la sua attività di incoming in Caprignana che si affianca all’offerta turistica già presente, conclusa per questa estate, con l’arrivo di un gruppo tutto al femminile formato da giovani donne provenienti da Inghilterra, Australia, Svezia, America e Canada che lo Staff ha guidato presso la Riserva Statale dell’Orecchiella e avvicinato alle altre eccellenze del territorio. La comitiva si è dichiarata davvero soddisfatta della scelta di soggiorno, un vero tutto in Appennino preceduto dalla visita delle maggiori città d’arte che ha permesso loro di conoscere “un’altra toscana”.
“Per riportare persone in montagna” – spiega il Presidente Giovanelli entrando nel merito del progetto “Parco nel Mondo”- “partiamo da coloro che hanno lasciato il cuore in questi posti: si tratta di un immenso patrimonio che non va abbandonato, ma valorizzato al meglio per recuperare relazioni umane, sociali ed economiche. Ma grazie a “Parco nel Mondo” le relazioni vanno ben oltre la sfera dell’emigrazione: stiamo facendo incontri davvero straordinari, come straordinarie sono le vite delle persone che hanno instaurato un legame esclusivamente affettivo con i nostri territori ma non per questo meno forte e significativo”.