Gli emigrati di nuovo cittadini dell’Appennino

Condividi su facebook
Condividi su twitter
Condividi su whatsapp
Condividi su print

Gli emigrati di nuovo cittadini dell’Appennino

L’Appennino è da sempre terra di confine, di congiunzione e di emigrazione. A partire dalla fine del 1800,fino a pochi decenni fa l’emigrazione è stato un fenomeno che ha interessato in modo massiccio le terre d’Appennino, uomini e donne decidevano in gran numero di lasciare la montagna a causa delle difficili condizioni di vita, si stimano tra i 70.000 ed i 100.000 emigrati dall’area di Parco; oggi le cose stanno cambiando, la nuova realtà del Parco Nazionale offre prospettive di sviluppo a luoghi che un tempo si consideravano marginali e privi di vere opportunità, e si propone di tutelarne non solo l’aspetto naturalistico, ma anche il patrimonio socio-culturale. In questo ambito è nato il progetto Parco nel Mondo, che ha come obiettivo proprio quello di riallacciare i legami tra il territorio del Parco e le migliaia di persone che sono emigrate in tutti i paesi del mondo partendo dal crinale appenninico. Parco nel Mondo vuole trasformare l’emigrazione da privazione e diminuzione delle potenzialità del territorio in ricchezza, risorsa aggiuntiva, apertura al mondo. Senza dubbio l’emigrazione ha rappresentato e rappresenta ancora una grande perdita per la montagna, ma oggi la si vuole considerare come un investimento a lunghissimo termine e grazie a questo progetto si sta tentando di recuperare parte di quel valore umano,sociale e culturale che è andato perduto nei decenni scorsi. La sfida di Parco nel mondo è quella di recuperare un legame con coloro che ne sono andati e trasformare quello che è sempre stato un punto di debolezza delle nostre montagne, la perdita delle migliori risorse umane, in un concreto e significativo strumento per recuperare contatti e relazioni a livello nazionale ed internazionale, attraverso la collaborazione con le associazioni e le reti informali degli emigrati che vivono in Italia o all’estero, ma anche grazie all’aiuto della gente che vive tutt’ora la montagna, poichè non c’è famiglia nei nostri borghi che non racconti dei parenti emigrati per il mondo in cerca di un futuro migliore. Un gruppo di giovani laureati è all’opera per la realizzazione di una ricerca sulle persone emigrate dal territorio del Parco Nazionale, con la finalità di conoscere con maggiore precisione questo fenomeno, ma soprattutto con l’obiettivo di recuperare contatti ed indirizzi di chi ora è stanziato in altre città o nazioni e potrebbe avere l’interesse o la curiosità di riscoprire le sue radici o quelle della propria famiglia. Parco nel mondo prevede anche la realizzazione di molteplici eventi di animazione, all’interno dei quali gli emigrati che rientrano nei borghi d’origine e dimostrano un profondo attaccamento al proprio territorio riceveranno un attestato di “Cittadinanza Affettiva”, un riconoscimento sociale per tutti coloro che mantengono un legame forte con le proprie radici e per dare merito a quanti si adoperano nel tenere saldi i legami con la terra d’origine e ne diffondono la conoscenza anche al di fuori dei confini. Durante le “feste del ritorno” organizzate nei vari borghi del Parco, ci sarà la possibilità di ritrovarsi o di conoscersi, di raccontare storie di vita, scambiare pareri e contatti con persone che da tempo non fanno ritorno in Appennino ed anche scoprire in dettaglio le nuove opportunità che si presentano a coloro che ritrovano interesse a vivere quella montagna nella quale affondano le proprie radici. Tra gli obiettivi più importanti del progetto c’è proprio quello di promuovere forme di turismo di “ritorno alle radici”, che potrà interessare anche i figli e i nipoti di chi è andato via, i quali diventeranno veri e propri ambasciatori del territorio del Parco nelle loro comunità di residenza, diffondendone le tradizioni, la cultura, i prodotti. Il progetto intende infine proseguire con la realizzazione di video che raccontino gli aspetti peculiari dell’emigrazione appenninica e descrivano, non solo a chi è nato qui per poi emigrare, ma anche alle generazioni nate all’estero, il territorio, le potenzialità di sviluppo e le attività che vedono impegnato il Parco in diversi settori. In questo modo si favorirà la conoscenza delle bellezze e particolarità dei luoghi del Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano e delle varie possibilità che esistono di viverli come turisti, viaggiatori o residenti in diverse forme. Un passo importante è stato compiuto con il progetto “Orizzonti Circolari-Ambasciatori del Terzo millennio”, rivolto a giovani residenti in tutto il mondo che abbiano le origini nel territorio del Parco Nazionale, o limitrofi. Con questo progetto un gruppo di 20 ragazzi ha potuto partecipare ad un soggiorno formativo, che ha permesso loro di conoscere sia gli aspetti naturalistici e storico-culturali del territorio,che una volta tornati nel luoghi di residenza trasmetteranno alle rispettive famiglie e comunità, facendo conoscere la realtà del Parco in moltissimi paesi del mondo. Per maggiori informazioni è possibile contattare lo staff di progetto scrivendo a parconelmondo@parcoappennino.it

argomenti