Il Parco Nazionale come “ispiratore di artista”

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Il Parco Nazionale come “ispiratore di artista”

Leonardo Gerulewicz Vannini e la sua esperienza di Ambasciatore Affettivo e pittore

Innumerevoli sono i motivi di orgoglio e soddisfazione per il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano e per il Progetto “Parco nel Mondo” nel raggiungimento dei risultati prodotti dall’iniziativa Orizzonti Circolari: in primis l’aver ricondotto, nel corso delle varie edizioni, dai principali luoghi di emigrazione oltreoceano, molti giovani, anche di terza e quarta generazione, ad contatto concreto con le proprie radici tosco emiliane.
A questo proposito l’italo-venezuelano Leonardo Gerulewicz Vannini ha partecipato alla seconda edizione del progetto, scegliendo di portare avanti l’attività di promotore delle attività di Parco nel Mondo nel suo Paese di residenza, il Venezuela, a seguito della sua esperienza nella vasta area del Parco Nazionale, e spingendo i giovani a seguire i suoi passi per diventare, come lui, “Ambasciatori affettivi del Terzo Millennio”.
Ma Leonardo, in arte semplicemente “Leo”, oltre ad essere un attivo Ambasciatore Affettivo e Segretario dell’Associazione degli emiliano romagnoli di Caracas è anche un artista poliedrico molto conosciuto e apprezzato nella colonia italiana in Venezuela, che ha aggiunto un valore nuovo a quelli tradizionali dell´Appennino: il “Parco come ispiratore di artista”. Al rientro dal progetto, infatti, Leo ha dipinto due luminosi quadri: “I boschi del Parco” e “Le Cinque Terre”, e ha ritratto e messo in risalto alcuni dei più peculiari aspetti di località che ha conosciuto durante il viaggio.

Di recente ha partecipato alla mostra collettiva “Radici-Raices”, tenutasi presso l’Istituto Italiano di Cultura di Caracas, con il sostegno dell’Ambasciata d’Italia nella capitale venezuelana. Alla base di questa esposizione, proprio le radici italiane che accomunano quattro artisti, sebbene con stili e attitudini artistiche profondamente diverse.
Anche la Fundacion Casa Arturo Uslar Pietri ha ospitato, lo scorso luglio, una sua mostra, questa volta tutta personale che colpisce per la bellezza delle sue opere, tra i cui colori vividi è rintracciabile la presenza di figure familiari.
In particolare, il puntinismo di Leonardo trae ispirazione da due grandi temi, gli stessi che costituiscono la base del suo essere: la natura e le immagini provenienti dal Venezuela. Più di una volta infatti l’artista italo-venezuelano si è detto fortemente ispirato non solo dalla realtà del Paese in cui vive, ma anche dall’ambiente e dagli scenari naturali che ha potuto ritrovare come parte di sé nel ritorno alle origini nei territori del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano.

La passione per l’arte lo ha portato così a ritornare, lo scorso settembre, nelle terre d’Appennino e a fare visita allo Staff del Progetto Parco nel Mondo, portando con sé al ritorno in Venezuela tanti nuovi spunti operativi ma anche emotivi ed artistici.
“Un bel momento di incontro ho trascorso insieme a mia mamma e alle persone del progetto ricordando i bei momenti che ho passato con Parco del Mondo in Appennino. Dove sono stato nominato come Ambasciatore Affettivo. Mai dimenticherò e ricorderò nei miei quadri i colori dei bei posti che ho conosciuto e sempre ricorderò i compagni di viaggio. Io come Amabasciatore Affettivo sempre parlerò nel Venezuela e dove vada del Parco del Mondo.” Leonardo

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