Le nuove Cittadinanze Affettive di San Romano in Garfagnana

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Le nuove Cittadinanze Affettive di San Romano in Garfagnana

Parco nel Mondo al tradizionale appuntamento tra castagneti secolari dell’Appennino

San Romano in Garfagnana ha dato, anche per quest’anno, il suo benvenuto a buongustai, estimatori dell’antica tradizione locale, turisti e residenti con la quinta edizione della Festa della Castagna, consueto appuntamento tra castagneti secolari con l’antico frutto dei nostri boschi. E il tema portante è stato proprio il confronto fra le tradizioni dei due versanti appenninici, garfagnino ed emiliano, gusti e sapori dei prodotti tipici dell’autunno. Ad accogliere tutti anche lo staff di “Parco nel Mondo”, il progetto promosso dal Parco Nazionale e gestito dall’ Unione Comuni Garfagnana che da sei anni lavora per la valorizzazione delle risorse umane fuoriuscite nel corso del tempo dall’Appennino attraverso la ripresa dei contatti o la ricerca di nuove relazioni con le famiglie, oggi in tutto il mondo, degli emigrati nativi dei territori del Parco. Per l’occasione il Sindaco di San Romano, Pier Romano Mariani, ha conferito due nuovi riconoscimenti di Cittadinanza “affettiva” del Parco Nazionale: il primo è andato a Manuele Bellonzi, con origini dalla frazione di Vibbiana, che ha dedicato la sua professionalità e il suo attaccamento al territorio intraprendendo già da anni un percorso di valorizzazione, condiviso dall’amministrazione comunale, della maestosa Fortezza delle Verrucole, con la pubblicazione di due libri e la promozione in rete attraverso la nota pagina Facebook “Amici della Fortezza delle Verrucole”. Manuele attribuisce questa sua passione all’educazione ricevuta proprio dai nonni di Vibbiana, che lo ha reso estremamente sensibile a certi “beni immateriali” di cui la Garfagnana è ricca in termini di cultura e tradizioni e di cui è necessario riappropriarsi, anche per lo sviluppo socioeconomico del territorio. A lui va dunque l’attestato di Cittadinanza Affettiva “per aver conservato nel cuore il paese di origine della propria famiglia testimoniato dalla presenza costante e dall’impegno nell’ attività di valorizzazione e animazione territoriale e per aver mantenuto il legame con la comunità di Vibbiana” A seguire è stato il momento di Claudia Cecchini, nata e residente a Genova, di madre “tangarina” residente a Sillicagana, e padre “lombardo” di Villa Minozzo, che ha ricevuto il riconoscimento “per aver conservato l’amore per la terra d’Appennino, in virtù delle radici tosco emiliane della famiglia, e per aver mantenuto, con la continuità dei ritorni, un forte legame con la comunità di Sillicagnana”. Claudia dedica il riconoscimento proprio al padre, dice di aver sempre mantenuto uno stretto legame che, facilitato dalla vicinanza, le ha sempre consentito di tornare appena possibile nel borgo di origine e al marito, innamorato quanto lei del territorio, va il merito di averla ulteriormente spinta a ristrutturare la casa di famiglia e frequentarla in ogni momento libero.

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