“Chi avrebbe mai pensato che da una semplice richiesta di informazione turistica potesse scaturire un’accoglienza tanto speciale” – così confida Oscar Cresci alla comunità di Serravalle di Filattiera, dopo aver ricevuto l’attestato di cittadinanza affettiva con cui il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano e il Comune di Filattiera si sono congratulati per il grande attaccamento dimostrato nei confronti della sua terra di origine che lo ha condotto in un lungo viaggio di ritorno nei luoghi della memoria, alla riscoperta del proprio borgo di origine e della Lunigiana dei suoi cari.
Si è infatti appena concluso, alla presenza del Sindaco Lino Mori, del Vice Sindaco Silvia Moscatelli, del Consigliere locale Gino Barella, del Parroco Don Lucio Filippi e dell’animata comunità locale di Serravalle, un nuovo appuntamento di “Parco nel Mondo” che ha decisamente aperto le porte dell’Appennino anche all’Uruguay. Le origini lunigianesi di Oscar si perdono nel secolo scorso: il bisnonno, nato e cresciuto in questo piccolo borgo, che allora avrà contato qualche centinaio di anime, partì alla ricerca di fortuna agli inizi del Novecento per Montevideo dedicandosi all’attività di agricoltore e allevatore di bestiame e morendo all’età di novantasei anni vicino ai suoi due figli. Da allora si sono susseguiti ben pochi ritorni di nipoti e pronipoti fino a perdere i contatti con i paese delle proprie radici.
E’ così che Oscar, stimolato dalle lettere che negli ultimi anni il progetto “Parco nel Mondo”gli ha indirizzato dopo averlo rintracciato negli elenchi dei concittadini residenti all’estero del Comune di Filattiera, ha deciso di programmare un viaggio in Italia alla scoperta del lontano borgo di origine del bisnonno, contattando proprio il progetto per avere informazioni turistiche sull’area del Parco che più lo attirava. L’Amministrazione comunale ha voluto allora organizzare un’accoglienza di tutto rispetto in sinergia con il Parco che da oltre tre anni lavora proprio per nella ricerca e valorizzazione dei legami con i suoi emigrati nel mondo e per lo sviluppo sostenibile del territorio, individuando attraverso la comunità di Serravalle e i dati di archivio i residenti provenienti dello stesso ramo familiare.
Moltissimi i “Cresci” della zona presenti all’incontro che hanno accolto i graditi ospiti ad un ricco buffet di prodotti locali, omaggi e proseguendo la giornata in loro compagnia invitandoli presso le loro famiglie e alla visita del territorio. “L’incontro con questa grande famiglia ci ha arricchito moltissimo” – conclude la moglie Paulina – “A Serravalle abbiamo pure scoperto che a Santa Rosa, a soli quaranta chilometri da Montevideo, vive un’altra famiglia Cresci originaria della zona. Appena rientrati ci metteremo in contatto con loro e promuoveremo questo importante progetto e l’Appennino presso la nostra comunità”.