ParcoAppennino nel Mondo a Bagnone, Festa del Ritorno e Cittadinanza Affettiva per Margherita Giampietri

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ParcoAppennino nel Mondo a Bagnone, Festa del Ritorno e Cittadinanza Affettiva per Margherita Giampietri

Domenica 11 agosto, alle ore 21,00 a Bagnone presso il Museo Archivio della Memoria – Palazzo del Consiglio, si terrà la “Festa del Ritorno” organizzata dal Comune di Bagnone in collaborazione con il Progetto Parco Appennino nel Mondo del Parco dell’Appennino Tosco Emiliano, per attribuire la cittadinanza affettiva a Margherita Giampietri, discendente di più generazioni di donne coraggiose,  emigrate dalla fine dell’ottocento  in Francia e  in tempi più recenti (nello specifico di Margherita) in Nuova Zelanda.  Durante i primi anni del ‘900 fino ad  oggi sono partite, tornate e ancora ripartite,  portando nel cuore il loro legame con la terra di origine e trasmettendo ai loro discendenti il desiderio di riconquistare le proprie radici. Una  storia tutta al femminile (e in questo senso la presentazione della loro storia ha un significato di coerenza con la mission del Museo dedicato alla ricerca della  memoria dell’emigrazione femminile della Lunigiana)  iniziata a fine ottocento con Marianna (nata Sbarra),  emigrata  col marito  Giuseppe Lombardi  in Francia, a Marsiglia, dove la famiglia visse  nel quartiere di Endoume in Rue d’Endoume, iniziando  un’attività commerciale di vendita di frutta e verdura. Lì nacquero tre figli e in particolare la prima delle Margherite di famiglia: Margherita Lombardi  nata a Marsiglia nel 1898. Marianna intanto, durante uno dei rientri comprerà , con le sue rimesse di emigrante, la casa nel piano di Bagnone, definita ancor oggi “Ca’ dla Mariana”. Dopo una breve emigrazione in  Sud America la famiglia riapproderà in Francia.  Margherita  si sposerà  nel 1919 con un italiano  conosciuto in Italia , Lorenzo Zoppi di Mochignano, ma  rimasta presto vedova, incinta e disperata, a sua volta ripartirà  per la Francia e raggiungerà  la madre  Marianna, a Marsiglia. Qui nasce Lorenza Zoppi  nel 1923, madre  di  Margherita Giampietri. Nel 1929 la famiglia rientra definitivamente in Italia ma mantiene un po’ della mentalità francese acquisita: rimarrà sempre un forte legame con la città di Marsiglia e tanta nostalgia.

Il Museo propone ancora una volta la storia emblematica di una  famiglia di migranti per necessità e per passione. Voglia di scoprire posti diversi, voglia di mettersi in gioco, di fare di più…e voglia di tornare, di mantenere una radice. Il richiamo delle proprie origini  resta sempre forte  anche quando chi emigra lega,  come in questo caso, la propria vita ad un altro paese. Una famiglia di donne emancipate, consapevoli  che solo col lavoro avrebbero potuto far fronte, anche sole, alle esigenze della vita e avrebbero potuto esercitare il loro diritto di autonomia e di  libertà di decidere del proprio destino,   gestendo il proprio lavoro ed investendo  i propri guadagni. Certamente  una famiglia di donne in movimento.

Ecco allora  che  “Ca’ dla Mariana” a Bagnone,   diventa la casa che riunisce  le fila disperse, quasi una “Casa del Nespolo ” di Verghiana memoria, che accoglie come in un bozzolo,  soprattutto nei momenti di forti emozioni familiari,   luogo della memoria  familiare, desiderata e voluta, che  da’, ancora oggi, l’impressione di mantenere presente qualcosa di tutte queste donne emblematiche. Ora “Ca’ dla Mariana” è proprietà  di un’ultima  discendente: Margherita Giampietri, nata a Bagnone, emigrata ancora più lontano, in Nuova Zelanda , nel 1995  (dove  ha aperto col marito il Residence “Villa Toscana”  a Ohuka Park Whitianga, in Nuova Zelanda)  e da poco rientrata in Italia.

Inoltre per l’occasione il Museo Archivio della Memoria presenterà  un documentario in omaggio alla Francia, che ha accolto l’emigrazione  di tante donne italiane (come quelle di questa dinastia familiare bagnonese), con la presentazione di un documentario  che contiene  CANTI del Coro DELL’EMIGRAZIONE, diretto da Anna Andreotti. Un coro nato in Francia da discendenti di italiani lì emigrati,  associato al Museo dell’Emigrazione Italiana di Parigi, ospite della passata edizione 2018 e già destinatario della Cittadinanza Affettiva del Parco. Nel documentario, realizzato da Renè Baratta, Il Coro ripercorre  con  canti tradizionali tipici dell’emigrazione italiana  e con  interviste, le tracce dell’emigrazione  italiana in Francia, storie francesi come  quelle di Marianna  e discendenti. Successivamente, in Piazza Monsignor Rosa, si potrà partecipare alla serata danzante del Gruppo Donatori di Sangue Fratres di Bagnone. Un appuntamento da non mancare.

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