Si rinnova la magia dell’Appennino tra abitanti e nuovi ambasciatori

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Si rinnova la magia dell’Appennino tra abitanti e nuovi ambasciatori

Si è appena conclusa la terza edizione di Orizzonti Circolari – Ambasciatori del terzo millennio, progetto sviluppato nell’ambito di Parco nel Mondo, gestito dalla Comunità Montana della Garfagnana, in collaborazione con le Regioni Toscana ed Emilia Romagna e rivolto alle giovani generazioni discendenti degli emigrati che hanno lasciato le quattro Province del Parco Nazionale e oggi vivono in tutto il mondo. I sedici ragazzi selezionati quest’anno per il soggiorno alla scoperta della terra dei propri antenati rappresentano cinque diverse nazioni: Argentina, Brasile, Cile, Stati Uniti e Belgio. Insieme ai partecipanti dello scorso anno saranno Ambasciatori del Parco Nazionale nelle comunità in cui sono nati, rappresentano la terza e la quarta generazione di italiani residenti all’estero e vivono in aree dove la percentuale di discendenti di emigrati italiani è altissima. Oltre a parlare la lingua italiana e ad essere originari dell’Appennino esprimono competenze professionali di tutto rispetto, in alcuni casi particolarmente adatte a sviluppare rapporti con il Parco: tra loro ci sono, ad esempio, un’esperta di turismo d’avventura, un agronomo, un collaboratore di un parco nazionale argentino, due esperti in grafica e design, mentre i più giovani che studiano ancora frequentano facoltà come gastronomia, scienze della comunicazione ed ingegneria. Il soggiorno iniziato il 1 settembre scorso, ha permesso ai giovani partecipanti di conoscere il territorio dei sedici Comuni che compongono il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano, con le sue caratteristiche naturalistiche, storiche, culturali ed economiche, facendo tappa anche nelle vicine città d’arte, oltre che alle Cinque Terre con la visita a Manarola e Riomaggiore. Il compito di questo gruppo, una volta rientrato nelle città di residenza, è diventare portavoce dell’Appennino, realizzando progetti promozionali e diffondendo l’identità di quel territorio che avevano sentito nominare dai nonni, ma che non avevano mai conosciuto di persona. Chi di loro era già stato in Italia infatti, aveva visitato le mete turistiche tradizionali, questa volta invece hanno scoperto un’Italia diversa, ma di grandissimo valore, qui in Appennino. Sono state due settimane dense di esperienze e di emozioni, trascorse tra escursioni in montagna sul monte Sillara, sulla Piera di Bismantova ed alla Riserva naturale dell’Orecchiella, alternate a lezioni sulla fauna, e l’economia, a spazi dedicati alla storia e alla cultura come la visita a Sassorosso, a casa Bertolucci di Casarola, al castello di Canossa o alla Pieve di Sorano in Lunigiana e visite alle produzioni tipiche come il Parmigiano Reggiano, il Prosciutto di Parma, il farro di Garfagnana. Giornate molto intense che hanno lasciato ai ragazzi un nuovo bagaglio di conoscenze che adesso, a seguito della formazione ricevuta, trasmetteranno alle loro comunità, con l’intento di diffondere la conoscenza del territorio nei suoi vari aspetti, sviluppando relazioni e sinergie operative con le associazioni/club degli emigrati all’estero, Parchi, tour operator, agenzie di viaggio ed eventuali altri soggetti potenzialmente interessati a sviluppare attività nel settore economico, commerciale e immobiliare. Internet e i social network consentiranno loro di coordinarsi con i quaranta Ambasciatori già formati, che nel corso di questi due anni hanno lavorato per far conoscere la realtà del Parco nella loro comunità e, in alcuni casi, gettato le basi per progetti importanti. Prima della partenza infatti hanno consegnato le proposte di progettualità futura, che verranno sviluppate nei prossimi mesi in coordinamento con lo staff di Parco nel mondo, che ha organizzato il soggiorno e seguito costantemente i ragazzi in questo viaggio in Appennino. “Grazie a queste attività” – afferma il Presidente del Pnate Fausto Giovanelli – “il territorio del Parco Nazionale troverà nuovi spazi e opportunità di visibilità e pubblicizzazione nelle cinque nazioni in cui risiedono i ragazzi, che hanno sfruttato al massimo l’opportunità rappresentata da Orizzonti Circolari e dimostrano un grande entusiasmo e la volontà di lavorare, insieme ai quaranta ragazzi che hanno partecipato alle edizioni 2009 e 2010 del progetto, per portare un contributo positivo ad una terra che sentono come la propria casa. Volutamente con questa edizione abbiamo voluto intensificare l’aspetto formativo mirato a fornire agli allievi strumenti cognitivi e operativi finalizzati all’attivazione di azioni di promozione e/o commercializzazione ed esportazione dei servizi e prodotti offerti dal Parco Nazionale, focalizzando una particolare attenzione sull’aspetto turistico e culturale dei suoi territori attraverso la competenza di esperti del settore provenienti dalle varie istituzioni coinvolte nel progetto.” Ecco i nomi dei nuovi Ambasciatori affettivi del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano: Dal Brasile Mariane Morais Cardoso e Juliana Maione. Dall’Argentina Nicolas Parducci, Cristian Roncati, Letizia Tonarelli, Franco Piccolo, Marco Fantozzi, Christian Boivin, Lisandro e Lucas Vega, Aylen Gorriti, Matias e Maximiliano Angelico. Dal Cile: Florencia Stefani. Dal Belgio: Catherine Fuselli. Dalla California: Claudia Castaneda. “Con questa edizione – conclude Francesco Pinagli, Segretario Generale della Comunità Montana Garfagnana e Dirigente del progetto “Parco nel Mondo”, gestito dall’Ente per conto del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano – il format di Orizzonti Circolari si conferma come una strategia di promozione innovativa, aperta e soprattutto dinamica, dispiegando i propri effetti su tutto il territorio del Parco e nel mondo avvalendosi di minime risorse umane, strumentali e finanziarie. In particolare lo Staff del Progetto “Parco nel Mondo” ha dimostrato capacità non comuni svolgendo attività di studio, progettazione, marketing, comunicazione, relazioni esterne, raccordo amministrativo e animazione. Ma è giunto ora il momento di concepire nuove soluzioni per valorizzare questo “vivaio” di giovani discendenti e farli incontrare con le realtà associative di toscani ed emiliano romagnoli nel mondo.”

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