Nel programma di lavoro della Consulta degli Emiliano-romagnoli nel mondo, esposto dalla Presidente Silvia Bartolini, è in primo piano un maggior coinvolgimento e coordinamento tra la Regione e gli amministratori locali, per lavorare in modo più proficuo con le nostre comunità residenti all’estero.

È quanto annunciato corso di una riunione che si è tenuta nella sala consiliare della Provincia di Reggio Emilia, alla presenza dei rappresentanti degli Enti locali e delle associazioni reggiane. Nel corso di questo incontro, a cui ha partecipato anche la Presidente Sonia Masini, Silvia Bartolini ha inoltre presentato il lavoro compiuto con il progetto Parco nel mondo, affidato alla gestione della Comunità montana della Garfagnana, come un modello d’eccellenza che la Consulta ha deciso di estendere a tutte le Comunità Montane della regione, in particolare per quanto riguarda Orizzonti Circolari, lo stage formativo pensato per far conoscere ai discendenti dei nostri emigrati la terra d’origine, di cui diventare poi Ambasciatori affettivi presso le comunità in cui risiedono nei diversi paesi del mondo.

Si inizierà il 12 luglio prossimo, con un incontro in programma con la Comunità Montana di Castelnovo ne’Monti, che già da tempo ha manifestato la volontà di approfondire le tematiche dell’emigrazione anche nei Comuni che non fanno parte del Parco Nazionale dell’Appennino. Si delinea quindi una perfetta coincidenza di programmi tra Regione e Parco Nazionale sul tema dell’emigrazione, che deve essere un’opportunità culturale ma anche economica per il territorio, non solo la ricostruzione di un fenomeno storico e sociale.

Il Presidente del Parco nazionale, Fausto Giovanelli, era presente all’incontro ed ha molto apprezzato questo riconoscimento per il lavoro svolto dallo staff di Parco nel mondo, che proprio in queste ore grazie al “via libera” ricevuto anche dalla Regione Toscana, oltre che dalla Presidente Bartolini, sta predisponendo l’uscita del nuovo bando di concorso per il progetto Orizzonti Circolari-Ambasciatori del terzo Millennio-2011. Nel mese di settembre ci sarà quindi un nuovo gruppo di giovani residenti all’estero in parte di origine toscana, in parte emiliano-romagnola, protagonista di due settimane alla scoperta dell’Appennino.

Intanto si va completando anche il programma degli eventi che il progetto Parco nel Mondo sta organizzando per i prossimi mesi, che vedrà in ognuno dei sedici Comuni del Parco Nazionale almeno un appuntamento dedicato alla comunità degli emigrati in Italia ed all’estero, che spesso hanno mantenuto il legame con i borghi d’origine e fanno ritorno nei mesi estivi e nei periodi di ferie, costituendo la base per quel particolare tipo di turismo che caratterizza l’area dell’Appennino, un turismo legato al legame affettivo con i luoghi delle radici familiari.