Cittadinanza affettiva del Parco Appennino a S.Romano

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Cittadinanza affettiva del Parco Appennino a S.Romano

La nostalgia per la lontananza dal proprio paese di origine è uno dei tratti caratterizzanti l’esperienza della quasi totalità di coloro che hanno percorso la sofferta strada dell’emigrazione. Una strada ricca di difficoltà, ma, a volte, anche di profonde soddisfazioni professionali ed umane, che “Parco nel Mondo”, il progetto triennale, promosso dal Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano e gestito dalla Comunità Montana della Garfagnana, vuole celebrare attraverso il conferimento della cittadinanza affettiva.

I primi due garfagnini a cui il riconoscimento è stato consegnato sono originari del Comune di San Romano: Giorgina Renza Elena Maria Crudeli, originaria di Vibbiana e residente a Marsiglia, che, come si legge sull’attestato, “ha coltivato e trasmesso ai familiari vivi sentimenti di affetto per l’Appennino ed ha mantenuto un forte legame con la comunità di San Romano”, e Daniele Limonetti, residente a Cella Monte del Monferrato, che ha dimostrato “capacità imprenditoriali accompagnate da spiccata sensibilità sociale” ed ha conservato un rapporto particolarmente intenso con il proprio paese natale.

Alla cerimonia di conferimento, avvenuta nel corso della terza edizione della festa della castagna, che si è tenuta presso il Parco Avventura “Selva del Buffardello”, hanno preso parte il Presidente del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano, Fausto Giovanelli, ed il Sindaco di San Romano, Pier Romano Mariani.

“Per chi è emigrato, la qualificazione di Parco Nazionale dei territori abbandonati nel passato perché poveri o marginali può rafforzare senso e sentimenti di appartenenza, oltre a rinnovare l’interesse per i borghi appenninici ove migliaia di persone conservano ancora oggi le loro radici personali o familiari – spiega il Presidente Giovanelli entrando nel merito del progetto “Parco nel Mondo” – Per riportare persone in montagna, partiamo da coloro che hanno lasciato il cuore in questi posti: si tratta di un immenso patrimonio che non va abbandonato, ma valorizzato al meglio per recuperare relazioni umane, sociali ed economiche. Grazie a 'Parco nel Mondo' stiamo facendo concreti passi in avanti per avviare o consolidare flussi di ritorno, sia in forma stabile che di soggiorni a scopo turistico-ricreativo, incentivare processi formativi ed informativi da e per le destinazioni di emigrazione e sviluppare, nei modi più opportuni, alcune particolari attività economiche compatibili, come la valorizzazione e la commercializzazione dei prodotti tipici di qualità ed un recupero edilizio, rispettoso dei caratteri storici, rivolto ad una promozione della residenzialità”.

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