Norine Ferretti Smith vive a Chicago, la città dove è nata negli Stati Uniti d’America, è figlia di una coppia di Collagna emigrata più di ottanta anni fa e grazie alla sua tenacia è riuscita a ritrovare i familiari di Collagna con cui aveva perso i contatti.
Norine, pur avendo perduto i recapiti dei familiari, non ha rinunciato a ricostruire il legame con l’Italia ed ha fatto ricerche via internet, finchè è riuscita a mettersi in contatto con il Comune di Collagna ed in seguito con Davide Monelli, uno dei suoi pro-cugini, che ha ricostruito con lei la storia della loro famiglia e che ieri l’ha accolta con tutti gli altri parenti proprio a Collagna. Norine infatti ha deciso conoscere di persona i suoi numerosi pro-cugini e di venire a visitare quel paese di cui le hanno sempre raccontato i genitori, che la hanno trasmesso anche l’uso della lingua italiana e perfino del dialetto, dato che in casa lo hanno sempre parlato.
La visita a Collagna è stata anche l’occasione per consegnare a Norine un piccolo riconoscimento per il grande legame d’affetto che ha dimostrato di avere nei confronti non solo della famiglia, ma anche del paese. E’ stata quindi invitata in Municipio, insieme a tutta la famiglia, dove il Sindaco Ugo Caccialupi ed il Presidente del Parco Nazionale Fausto Giovanelli le hanno consegnato una targa con lo stemma del Comune e l’attestato di “Cittadinanza Affettiva” del progetto Parco nel mondo, che da anni lavora per incrementare i rapporti tra l’Appennino ed i suoi emigrati in Italia e nel mondo.
“Nessuno meglio di lei incarna lo spirito dei nostri emigrati e dei loro discendenti, che pur vivendo in paesi lontanissimi mantengono un forte attaccamento ai luoghi d’origine”, commentano il Sindaco Caccialupi ed il Presidente Giovanelli. “Mi ero fatta un’idea di questi luoghi, grazie ai racconti dei miei, ma vederli di persona è tutta un’altra cosa. Sono luoghi meravigliosi con queste montagne verdi ed i piccoli borghi nella valle. Davvero una grandissima emozione, un’accoglienza che non avevo immaginato, perché oltre ai miei familiari ho avuto una riconoscimento che renderà questa visita ancor più indimenticabile!” Norine ha così trascorso il pomeriggio attorniata dai parenti, tra fotografie e racconti di famiglia.
Una grande emozione e la promessa di tornare al più presto con il resto della famiglia “americana”, per far vedere anche a figli e nipoti la valle del Secchia, così diversa dalla grande città di Chicago in cui sono nati e così sorprendente per chi, come Norine, “non riesce ad immaginare l’atmosfera di questo posto e queste montagne così belle, che ti fanno sentire tanto vicino al cielo”.