Commemorazioni speciali, tanta musica dal vivo e molte occasioni per riflettere sul lascito di un artista unico e geniale.
Il “Festival Piazzolla” ha animato l’estate garfagnina all’insegna delle note del grande compositore di tango che quest’anno avrebbe compiuto 100 anni. Il musicista era nato a Mar Del Plata, in Argentina, l’11 marzo 1921.
Questa iniziativa è stata portata avanti da ParcoAppennino nel Mondo – il progetto promosso dal Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano e gestito dall’Unione comuni Garfagnana – che ha deciso di collaborare con associazioni, istituzioni culturali ed amministrazioni locali con l’obiettivo di dare vita a una serie di appuntamenti unici per il nostro territorio e consentire una riscoperta delle radici garfagnine di Astor Piazzolla, proprio nell’anno del centenario della nascita.
Il “Festival” in un certo senso era stato anticipato dalle celebrazioni dello scorso 11 marzo – giorno del centenario – che si sono svolte a Massa Sassorosso (comune di Villa Collemandina), il borgo dei nonni materni del musicista argentino.
Tra l’8 luglio e il 15 agosto otto appuntamenti hanno animato i territori dei comuni di Castelnuovo di Garfagnana, Pieve Fosciana e Villa Collemandina. Eventi che si sono tenuti in location suggestive e luoghi particolari, legati perlopiù alla figura di Piazzolla.
Dalla presentazione della biografia scritta dall’antropologa italo-argentina María Susana Azzi all’esibizione del Quintetto italiano di Fisarmoniche. Senza dimenticare poi l’evento che si è svolto nella suggestiva Fortezza di Mont’Alfonso di Castelnuovo di Garfagnana: il concerto del Quintetto Astor Piazzolla. La formazione, composta da cinque dei migliori musicisti argentini, in quell’occasione – e davanti ad almeno 400 persone – ha suonato i brani più significativi del grande compositore di tango, quelli meno conosciuti e particolari, nonché le composizioni che fanno parte di “Triunfal”, l’ultimo album pubblicato.
Un altro momento particolare del “Festival” è avvenuto a Massa Sassorosso, quando la rappresentanza argentina – costituita dalla responsabile dell’Ufficio di Promozione Culturale dell’ambasciata argentina a Roma Dott.ssa Andrea Alba Gonzalez, dal coordinatore scientifico della Rete di Scienziati Argentini in Italia prof. Sabatino Alfonso Annecchiarico e dal console aggiunto del Consolato della Repubblica Argentina a Milano Dott. Agustin Busignani – ha scoperto la targa commemorativa del centenario che era stata posta in Largo Astor Piazzolla. La targa è stata voluta e donata dal Consolato argentino.
Inoltre il “Festival” è stato caratterizzato da altri eventi, dai continui omaggi musicali all’opera di Piazzolla, grazie alle esibizioni di formazioni come Diffusion Brass Quintet, Jazz Duo, Orchestra regionale Toscana Ort Attack e Trio Italiano. Ogni musicista ha dato un contributo importante per valorizzare al meglio l’opera del grande compositore argentino.
Tutti gli eventi del “Festival” hanno visto un’importante partecipazione da parte del pubblico. La grossa affluenza in presenza è stata accompagnata poi da una continua “partecipazione virtuale” sui canali social di ParcoAppennino nel Mondo. Le numerose dirette trasmesse sulla pagina Facebook sono state seguite da molte persone e hanno generato continue interazioni in Rete.
Per la buona riuscita degli eventi è stata fondamentale la collaborazione con gli amministratori locali e le realtà attive da anni sul territorio. Importante è stato il contributo fornito del comune di Villa Collemandina nella realizzazione di numerosi concerti che hanno caratterizzato il programma del “Festival”. Dal punto di vista logistico-organizzativo è stato notevole l’aiuto di realtà come le Filarmoniche S. Cecilia di Villa Collemandina, P. Mascagni di Corfino e Alpina di Castiglione di Garfagnana, l’associazione A.M.A. Cultura, l’associazione Il Serchio delle Muse, la Sezione Autieri Garfagnana e la Pro Loco di Villa Collemandina.
“É molto suggestivo pensare al legame straordinario di che cosa ha significato e significa la musica di Piazzolla e ricordare che tutto viene da una cosa semplice, vicina all’Appennino. C’è un qualcosa di intenso e tenace”, aveva affermato il presidente dell’Unione Comuni Garfagnana Andrea Tagliasacchi durante il concerto del Quintetto Astor PIazzolla tenutosi nella Fortezza di Mont’Alfonso. In quella stessa occasione Fausto Giovanelli, presidente del Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano e coordinatore della Riserva Appennino MaB, si era soffermato sul significato della serata: “questa musica è un intreccio tra antico e moderno, tra la nostalgia e l’innovazione, tra Nord e Sud America. Dice tante cose sulle relazioni tra i nostri paesi, i nostri territori e il mondo”. Mentre quando a Massa Sassorosso è stata posta la targa commemorativa il sindaco del comune di Villa Collemandina Francesco Pioli ha ricordato che “con le nostre forze e risorse stiamo cercando di valorizzare al meglio questo genio musicale”.
Il bilancio del “Festival” è positivo: gli otto appuntamenti sono stati in grado di onorare al meglio il centenario della nascita di uno dei più grandi musicisti di tutti i tempi.