Un raduno internazionale e partecipato, che ha messo in connessione Argentina, Brasile, Italia e Stati Uniti. Una serie di testimonianze e interventi accompagnati dalla musica, in particolare quella di Astor Piazzolla.
Sabato 15 maggio si è svolto il secondo meeting internazionale di Orizzonti Circolari, una delle iniziative più significative promosse in questi anni da ParcoAppennino nel Mondo, il progetto – promosso dal Parco Nazionale dell’Appennino tosco – emiliano e gestito dall’Unione Comuni Garfagnana – che dal 2009 punta a rinforzare i rapporti tra il territorio dell’Appennino e le migliaia di persone che sono emigrate in tutti i paesi del mondo.
L’evento è stato trasmesso sulla piattaforma Zoom sotto la ‘regia’ degli Amores Tangos, noto quartetto argentino che si è esibito nel corso della serata con uno spettacolo dal vivo speciale.
Il gruppo – composto da Jose Teixidó alla chitarra e alla direzione, Juan Tarsia al pianoforte e voce, Nicolás Perrone al bandoneon e Mayumi Urgino al violino – si è esibito con due intermezzi musicali distinti. Un’ora complessiva di musica dal vivo in cui gli Amores Tangos, in compagnia di alcuni ballerini, hanno suonato i brani della loro produzione artistica e i classici di Astor Piazzolla, come Libertango.
Il secondo meeting di Orizzonti Circolari è stato introdotto e coordinato dallo staff di ParcoAppennino nel Mondo, collegato dalla sede dell’Unione Comuni Garfagnana.
“Quando tornerete nei nostri territori sarete sempre i benvenuti. Contate sul Parco perché noi ci saremo sempre”, ha detto Fausto Giovanelli, presidente del Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano e coordinatore della Riserva Appennino MaB Unesco, rivolgendosi ai numerosi ambasciatori affettivi connessi, ragazze e ragazzi che conservano ancora oggi un forte legame affettivo con i luoghi e i borghi dell’Appennino.
“Pensando alla storia del nostro territorio l’emigrazione è sempre stata – ed è tuttora, forse – una ferita. Ma con voi e l’esperienza di Orizzonti Circolari questa ferita è diventata un qualcosa di dolce, una visione di apertura”, ha poi aggiunto Giovanelli.
“Questi rapporti che avete saputo coltivare fanno parte di quello spirito e di quella identità di cui i nostri territori – più poveri e marginali – sono invece molto ricchi. Questa coesione che rimane a migliaia di chilometri li rende straordinari”, ha affermato Raffaella Mariani, vicepresidente del Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano.
Dal canto suo invece il presidente dell’Unione Comuni Garfagnana Andrea Tagliasacchi si è soffermato su “quella relazione profonda di esperienze di vita legata alle persone che se ne vanno dai territori” e sulla “scoperta delle radici di Astor Piazzolla a Massa Sassorosso”, ricordando le celebrazioni dello scorso 11 marzo.
Il segretario dell’Unione Comuni Garfagnana Francesco Pinagli – che ha seguito fin dalle origini il progetto Orizzonti Circolari – ha sottolineato la portata dell’evento. “Penso sia un momento emozionante per tutti. Ci siamo ritrovati per poter ravvivare questo percorso dopo un periodo buio per tutto il mondo. In questi anni siamo rimasti legati e abbiamo continuato a scambiarci idee, impressioni, progetti e sentimenti”.
Dopo i saluti istituzionali il meeting è entrato nel vivo grazie alle voci e alle testimonianze dei protagonisti del progetto, collegati a migliaia di chilometri, in più continenti e con fusi orari differenti.
“Sono davvero emozionata. Mi sembra sia ieri quando è incominciata questa avventura. E invece sono passati tanti anni”, ha affermato Mariela Manzoli, presidente del Circolo Toscana di Córdoba (Argentina).
“Ho il ricordo di alcuni momenti vissuti con Orizzonti Circolari, come la visita notturna a Monchio delle Corti e la salita alla Pietra di Bismantova. Ma anche la visita a Orzaglia, dove abbiamo conosciuto un gioco particolare: il tiro della forma”, ha raccontato Ivana Utrera, collegata da Córdoba.
“Il Parco mi accompagna sempre. Ogni volta che faccio un viaggio porto con me i materiali e le informazioni sull’Appennino per diffonderle in altri luoghi”, ha affermato Silvana Bruschi, connessa dalla città argentina di Santa Fe.
Cristian Roncati, collegato da Bariloce – nel cuore della Patagonia – ha raccontato così la sua esperienza: “Venire in Italia e scoprire il Parco per me è stato ritrovare tutte quelle cose che mio padre mi raccontava da piccolo. Mi diceva che mia nonna lo portava a prendere ‘l’aria buona’ sull’Appennino e a raccogliere le castagne”.
Merydiey Leto de Melo, ambasciatrice affettiva di Jacutinga (Brasile) che ha partecipato alla seconda edizione di Orizzonti Circolari, ha ricordato il momento in cui ha conosciuto Castiglione di Garfagnana, “Il paese dove il mio bisnonno è nato. É stata un’esperienza unica per me. Si sono sviluppate tante amicizie e momenti particolari grazie a questo progetto”.
“Mia madre è nata a Gallicano. Non riesco a contenere la gioia e l’allegria nel rivedervi. Famiglia, questa è la parola per descrivere il legame tra il Parco e noi ambasciatori che ci troviamo in tutto il mondo”, ha affermato invece Karla Cheli, collegata da San Paolo.
Mentre Maria Julia Oller, collegata dalla città brasiliana di Campinas, ha parlato di “esperienza di connessione”, perché “ci avete fatto un grosso regalo. Prima di venire in Italia è stato come se mi mancassero alcune cose. Dopo questa esperienza posso dire che i miei ‘colori’ sono più completi”.
Claudio Castaneda, collegato dalla città californiana di Sacramento (Stati Uniti), ha ricordato il “2011, l’anno in cui ho conosciuto Orizzonti circolari e ho vissuto momenti davvero unici. In questi anni ho portato studenti sudamericani e statunitensi per ben due volte nei territori del Parco. Per me è stato bellissimo far scoprire le bellezze paesaggistiche, la natura e il cibo di questa parte d’Italia”.
Martín Iglesias, connesso dalla città argentina di Ushuaia, si è soffermato invece sul rapporto che intercorre tra molti ambasciatori affettivi del progetto. “Continuiamo a parlare tra di noi. Ci siamo visti in questi anni e sono nate della amicizie”.
Mentre Fabiana Nicoletti, collegata da Jacutinga (Brasile), ha parlato di “esperienza unica, di una cosa che non si dimentica mai. Possiamo trasmettere agli altri la voglia di conoscere la cultura e la terra dei propri avi”.
Verso la fine del meeting Susanna Rossi, presidente dell’Associazione lucchesi nel mondo di Mar del Plata, è intervenuta con una proposta per il futuro: “Molti di questi ragazzi e di queste ragazze che hanno viaggiato oggi sono anche papà e mamma. Sarebbe bellissimo fare un incontro con i bambini. Un modo per coinvolgere un’altra generazione e per continuare tutto questo, affinché i nostri figli – o i nostri nipoti – possano conoscere la terra dei loro avi. Questa è una cosa molto importante che deve continuare nel tempo”.
Durante la serata per i ragazzi e le ragazze connessi all’evento c’è stata poi una piccola sorpresa. Dalla sede dell’Unione Comuni Garfagnana infatti si è collegato Walter, il conducente di autobus che ha accompagnato gli ambasciatori affettivi alla scoperta dei luoghi e dei borghi dell’Appennino tosco-emiliano.